5 Segnali Nascosti della Manipolazione Affettiva: Come Riconoscerli e Dffendersi dalle Relazioni Tossiche

Una citazione che mi piace: 
"I manipolatori non ti dicono cosa pensare, ti dicono di cosa preoccuparti. Osserva ciò che attiva le tue emozioni, non solo ciò che attiva i tuoi pensieri."

La manipolazione affettiva  può essere un veleno silenzioso nelle relazioni.
Se hai mai pensato "Forse sono io il problema" o "Non sono sicuro di potermi fidare dei miei sentimenti", potresti essere vittima di manipolazione emotiva.

Cos'è la Manipolazione Affettiva?

La manipolazione Affettiva è una tattica utilizzata per controllare o influenzare il comportamento di un'altra persona attraverso mezzi emotivi. Può manifestarsi in molte forme, alcune delle quali possono essere difficili da riconoscere, soprattutto quando si è emotivamente coinvolti.

 

La Mia Storia con la Manipolazione Affettiva 

Nella mia relazione passata, mi sono trovato a uscire molto di più con lei che con me stesso era tutto fantastico perché stavamo insieme ogni giorno a conoscerci di più e stando con i nostri amici in comune purtroppo rimuginavo su come fosse possibile che mi trovavo a passare il week end come la stessa giornata di tutti i giorni oppure sono le stesse giornate di tutti i giorni che sono il week end?

ma soprattutto quando gli parlo in modo cordiale su i problemi di coppia sono più stressato e confuso di prima ed anche quando chiariamo andando al nocciolo della questione per trovare la soluzione che avevo io visto che non mi degnava di una parola, facevo tutto io e mi sentivo come se c'era qualcosa di sbagliato in me e  non capivo perché si andava ad un  periodo che la relazione faceva dei  piccoli passi di miglioramento e poi lei ritornava a comportarsi come prima se non peggio

ogni sera quando c'era lei a dormire questi pensieri erano pesanti come macign. Pensai : ancora un'altro loop che si ripete?  mentre mi giravo sul bordo del mio letto sentivo tutti i miei muscoli schiacciati da questo peso enorme guardai il mio pigiama a terra sparso insieme al intimo.

Ripresi le mie forze che mi erano rimaste afferrai lentamente e meli mettevo piano piano da seduto.

Sentivo la schiena e le miei anche che tentennavano non sapevo se era per la prestazione o per il peso che portavo su tutto il corpo, guardando la finestra chiusa e la serranda ed i raggi di luna che illuminavano la stanza con il mio sguardo smarrito che avevo mentre guardavo il tutto, mi volsi verso di lei per abbracciarla mi disse c'è qualcosa che non va? non riesco a dormire ho dei pensieri in testa  e lei disse dormici sopra vedrai che ti passa io allora passai nel corridoi presi le mie sigarette e andai in bagno presi l'accendino e sbuffavo dalla mia bocca il fumo
dissi dentro di me : ma ha ragione lei oppure devo dar ragione a ciò che sento?

mi apparve un me stesso in giacca e cravatta disse con un aria spensierata e sorridente  ti ricordi cosa stai studiando giusto? 

Ecco i cinque segnali chiave che ho imparato a riconoscere:

1. Gaslighting: Quando la Realtà Diventa Nebbiosa

Segnale: Ti ritrovi costantemente a mettere in dubbio i tuoi ricordi o percezioni, anche quando hai prove concrete.

La Mia Esperienza: Ricordo un sabato di agosto, erano circa le 8 o le 10 di mattina. Ero andato a casa della mia ex fidanzata dopo una seduta dalla mia psicologa. Con coraggio e preoccupazione, decisi di condividere con lei ciò che avevo appreso. Le spiegai che, basandomi sia su ciò che avevo discusso in terapia sia su quanto avevo letto nel libro "Mente Sotto Assedio", riconoscevo in lei alcuni atteggiamenti manipolativi.

La sua risposta mi lasciò sbalordito: "È solo nella tua testa". Con quelle poche parole, cercò di invalidare non solo la mia percezione, ma anche il parere professionale della mia terapeuta e le informazioni oggettive che avevo raccolto. In quel momento, sentii una miscela di confusione, dolore e, stranamente, anche colpa per aver sollevato la questione.

Nonostante il turbinio di emozioni, trovai la forza di mantenere la mia posizione. Sapevo che ciò che avevo osservato e appreso era reale. Invece di lasciarmi trascinare in una discussione che avrebbe solo portato a ulteriori negazioni, scelsi di concludere l'incontro con dignità. "Ti abbraccio", dissi, e la salutai.

Quel momento fu cruciale: rappresentò il punto in cui iniziai a fidarmi di me stesso più di quanto mi fidassi delle sue parole.

Come Difendersi:

  1. Fidati delle tue percezioni: Se qualcosa non ti sembra giusto, probabilmente non lo è.
  2. Cerca conferme esterne: Consulta amici fidati, professionisti o risorse affidabili.
  3. Tieni un diario: Documenta gli eventi e le conversazioni per avere un riferimento oggettivo.
  4. Mantieni la calma: Non lasciare che le negazioni dell'altro ti facciano dubitare di te stesso.
  5. Stabilisci confini: Se necessario, allontanati da situazioni o persone che costantemente invalidano la tua realtà.

Ricorda: il gaslighting prospera nel dubbio. La tua esperienza è valida, e hai il diritto di fidarti delle tue percezioni.

2. Love Bombing: L'Affetto che Soffoca

Segnale: Ricevi attenzioni e affetto eccessivi, spesso in momenti strategici, specialmente dopo periodi di conflitto o distacco.

La Mia Esperienza: Nel corso della mia relazione, ho notato un pattern che all'inizio mi sembrava dolce, ma che col tempo si è rivelato essere una forma sottile di manipolazione. Ogni volta che avevamo un litigio significativo o passavamo un periodo di distacco, la mia ex sembrava trasformarsi improvvisamente.

In particolare, ricordo come utilizzasse i "mesiversari" - quelle ricorrenze mensili che molte coppie celebrano - come occasioni per farmi regali elaborati e inaspettati. Questi gesti arrivavano puntualmente nei momenti di maggiore tensione tra noi, quasi come se fossero cronometrati per massimizzare il loro impatto emotivo.

All'inizio, questi regali mi facevano sentire speciale e amato. Mi dicevo: "Vedi? Si preoccupa davvero per me. Si ricorda persino delle nostre piccole ricorrenze mensili!" Ma con il tempo, ho iniziato a notare un pattern inquietante. Questi gesti grandiosi non erano spontanee espressioni d'amore, ma piuttosto strumenti calcolati per riconquistare il mio affetto e la mia fiducia dopo periodi di conflitto.

Il love bombing funzionava come una sorta di reset emotivo. Dopo un litigio in cui mi sentivo ferito o trascurato, questi gesti mi facevano sentire in colpa per aver dubitato del suo amore. Mi ritrovavo a minimizzare i problemi reali della nostra relazione, abbagliato da queste dimostrazioni di affetto apparentemente genuine.

Col tempo, ho capito che questo ciclo di conflitto seguito da affetto eccessivo era una forma di condizionamento. Mi stava addestrando a tollerare comportamenti negativi con la promessa implicita di queste "ricompense" emotive.

Come Difendersi:

  1. Riconosci i pattern: Presta attenzione a quando e come arrivano queste espressioni di affetto eccessivo.
  2. Valuta la consistenza: L'amore autentico è costante, non appare solo nei momenti strategici.
  3. Mantieni la prospettiva: Non lasciare che i gesti grandiosi offuschino i problemi reali della relazione.
  4. Comunica apertamente: Esprimi i tuoi sentimenti riguardo a questi comportamenti.
  5. Stabilisci confini: È okay apprezzare i gesti d'affetto, ma non permettere che diventino un sostituto per una comunicazione sana e una risoluzione reale dei conflitti.

Ricorda: L'amore autentico non cerca di manipolare o controllare. Si manifesta in modo costante e rispettoso, non solo quando serve a "riparare" qualcosa.

3. Spostamento della colpa: quando sei tu il problema

Segnale: Ti ritrovi sempre a scusarti, anche quando non hai fatto nulla di sbagliato.

La Mia Esperienza: Nel corso della mia relazione, ho notato un pattern che all'inizio sembrava insignificante, ma che col tempo si è rivelato essere una forma sottile di manipolazione. Ogni volta che uscivo con un amico, anche se era qualcuno che conoscevamo entrambi, sembrava scatenare una reazione sproporzionata nella mia partner.

In particolare, ricordo una volta in cui sono andato alla sala giochi con un amico comune. Era una semplice uscita tra amici, niente di straordinario. Quando ho raccontato l'accaduto alla mia partner, la sua reazione mi ha colto completamente di sorpresa.

"Siete degli stronzi," ha esclamato, "potevate avvisare così si andava tutti insieme."

All'inizio, questa reazione mi ha fatto sentire colpevole. Mi sono ritrovato a scusarmi, anche se sapevo di non aver fatto nulla di male. Era come se ogni mia azione, per quanto innocua, potesse essere trasformata in un'offesa contro di lei.

Col tempo, ho capito che questo ciclo di uscite innocenti seguite da accuse e sensi di colpa era una forma di condizionamento. Mi stava addestrando a sentirmi in colpa per aver trascorso del tempo con i miei amici, a dubitare delle mie azioni più innocenti.

Come Difendersi:

  1. Riconosci il pattern: Presta attenzione a quando e come emergono queste accuse e questo spostamento della colpa.
  2. Mantieni la prospettiva: Non lasciare che le reazioni esagerate offuschino la realtà delle tue azioni innocenti.
  3. Comunica apertamente: Esprimi i tuoi sentimenti riguardo a queste reazioni sproporzionate.
  4. Stabilisci confini: È okay trascorrere del tempo con gli amici senza sentirsi in colpa.
  5. Valuta la salute della relazione: Rifletti se questo pattern di spostamento della colpa è indicativo di problemi più profondi nella relazione.

Ricorda: Una relazione sana si basa sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Non dovresti sentirti costantemente in colpa per azioni normali e innocenti. L'amore autentico supporta la tua indipendenza, non cerca di controllarti attraverso la colpa.

4. Triangolazione: quando il terzo in comodo è la strategia

Segnale: Durante i conflitti, sembra che ci sia sempre un amico comune che viene coinvolto per difendere una delle parti.

La Mia Esperienza: Nel corso della mia relazione, ho notato un pattern disturbante che si manifestava regolarmente durante i nostri conflitti. Sembrava che non potessimo mai affrontare i nostri problemi da soli, faccia a faccia. Invece, c'era sempre un "terzo incomodo" - un amico comune - che veniva coinvolto nella discussione.

All'inizio, pensavo fosse solo una coincidenza. Forse i nostri amici erano semplicemente preoccupati e volevano aiutare. Ma col tempo, ho iniziato a notare quanto fosse sistematico questo coinvolgimento.

In particolare, ricordo una volta in cui stavamo discutendo su una decisione importante da prendere come coppia. Invece di cercare un compromesso tra noi, la mia ex ha immediatamente chiamato un nostro amico o amica comune 

In un'altra occasione, sono stato io a cercare il supporto di un amico durante un litigio. Mi sembrava l'unico modo per far valere il mio punto di vista.

Col tempo, ho capito che questo non era un modo sano di gestire i conflitti. Stavamo usando i nostri amici come scudi, come armi in una battaglia che avremmo dovuto combattere (o meglio, risolvere) tra noi. Questa triangolazione stava minando la nostra capacità di comunicare direttamente e di risolvere i problemi come una coppia.

Come Difendersi:

  1. Riconosci il pattern: Presta attenzione a quanto spesso vengono coinvolte terze parti nei vostri conflitti.
  2. Insisti sulla comunicazione diretta: Affronta i problemi faccia a faccia con il tuo partner, senza intermediari.
  3. Stabilisci confini: Concordate di non coinvolgere amici o familiari nelle vostre discussioni private.
  4. Pratica l'ascolto attivo: Cerca di comprendere il punto di vista del tuo partner senza cercare conferme esterne.
  5. Considera la terapia di coppia: Se la triangolazione è un problema ricorrente, un professionista può aiutarvi a migliorare la comunicazione.

Ricorda: Una relazione sana si basa sulla comunicazione diretta e onesta tra i partner. Il coinvolgimento costante di terze parti nei vostri conflitti può essere un segnale di problemi più profondi nella relazione. L'obiettivo dovrebbe essere quello di costruire una connessione forte tra voi due, non di cercare costantemente validazione o supporto dall'esterno.

Silent Treatment: quando il silenzio diventa un'arma

Segnale: Quando provi a parlare in modo cordiale dei problemi di coppia, ti ritrovi più stressato e confuso di prima, perché il tuo partner non ti degna di una parola.

La Mia Esperienza: Nel corso della mia relazione, ho sperimentato una forma di comunicazione - o meglio, di non comunicazione - che mi ha lasciato profondamente frustrato e confuso: il silent treatment.

Ricordo chiaramente le volte in cui, con le migliori intenzioni, cercavo di affrontare i problemi della nostra relazione. Mi avvicinavo al mio partner in modo cordiale, sperando di avere una conversazione costruttiva. Ma invece di un dialogo, mi trovavo di fronte a un muro di silenzio.

All'inizio, pensavo fosse solo un momento di riflessione. Ma con il passare del tempo, il silenzio si prolungava, diventando opprimente. Mi ritrovavo a parlare da solo, cercando di spiegare il mio punto di vista, di trovare soluzioni, ma senza ricevere alcuna risposta.

Anche quando riuscivo finalmente ad arrivare al nocciolo della questione, proponendo la soluzione che avevo in mente, il silenzio persisteva. Era come se le mie parole rimbalzassero contro un muro invisibile, lasciandomi ancora più stressato e confuso di prima.

Questo silenzio non era solo l'assenza di parole. Era un'arma potente che mi faceva sentire ignorato, non importante, come se i miei sentimenti e le mie preoccupazioni non contassero nulla. Mi ritrovavo a dubitare di me stesso, a chiedermi se forse ero io il problema, se forse non meritavo nemmeno una risposta.

Col tempo, ho capito che questo comportamento non era solo dannoso per me, ma per l'intera relazione. Il silent treatment stava erodendo la nostra capacità di comunicare, di risolvere i problemi insieme, di crescere come coppia.

Come Difendersi:

  1. Riconosci il pattern: Identifica quando il silent treatment sta diventando una tattica ricorrente nella vostra relazione.
  2. Comunica l'impatto: Spiega al tuo partner come ti fa sentire questo comportamento, usando frasi "Io" per evitare accuse.
  3. Stabilisci limiti: Fai sapere che il silent treatment non è un modo accettabile di gestire i conflitti.
  4. Dai spazio, ma non troppo: Rispetta il bisogno di tempo del tuo partner, ma stabilisci un momento in cui riprenderete la conversazione.
  5. Cerca supporto esterno: Se il problema persiste, considera la terapia di coppia o individuale.

Ricorda: Una relazione sana si basa sulla comunicazione aperta e reciproca. Il silent treatment è una forma di manipolazione emotiva che può causare danni duraturi. Meriti di essere ascoltato e di avere un partner che si impegna attivamente nella comunicazione, anche durante i momenti difficili.

A presto,

Lorenzo Tarchi 



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